Che ne dite di conoscere meglio la piccola Alice Liddell? Se questo nome vi è familiare, siete sulla giusta via per WonderLand.

Questo è il secondo capitolo della nostra rubrica dedicata alle muse di Lewis Carroll, l’autore di Alice nel Paese delle Meraviglie. Per muse intendiamo tutte quelle bambine e ragazze con le quali coltivò rapporti di amicizia e che ispirarono i suoi lavori più maestosi. Nell’articolo precedente avevamo conosciuto la piccola Alexandra “Xie” Kitchin la bambina, poi ragazza, in assoluto più fotografata da Carroll (che in caso non lo sapeste era un appassionato pioniere della fotografia). Quest’oggi ci dedicheremo invece ad Alice Liddell, piccola musa ispiratrice del libro Alice nel Paese delle Meraviglie.

Alice in a golden afternoon

Potremmo definire Alice Pleasance Liddell come la protagonista in carne ed ossa di Alice’s Adventures in Wonderland e Through the Looking Glass. Infatti i due famosi libri nacquero da una storia raccontata a lei ed alle sue sorelline, Edith e Lorina, “in a golden afternoon” – “durante un pomeriggio assolato”, evento narrato nella poesia a prefazione dei libri. Quel giorno, il 4 Luglio 1862, viene celebrato annualmente come l’Alice Day.

Delle tre sorelline Liddell, quella legata più profondamente ai racconti è sicuramente Alice. Oltre ad aver dato il nome all’eroina che tutti conosciamo, i libri sono a lei dedicati: nella poesia finale (capitolo XII) del secondo libro è infatti contenuto l’acrostico del suo nome completo: Alice Pleasance Liddell (ndr. le lettere iniziali di ciascun verso formano il suo nome), vedere per credere:

A boat beneath a sunny sky,

Lingering onward dreamily
In an evening of July–

Children three that nestle near,
Eager eye and willing ear,
Pleased a simple tale to hear–

Long has paled that sunny sky:
Echoes fade and memories die.
Autumn frosts have slain July.

Still she haunts me, phantomwise,
Alice moving under skies
Never seen by waking eyes.

Children yet, the tale to hear,
Eager eye and willing ear,
Lovingly shall nestle near.

In a Wonderland they lie,
Dreaming as the days go by,
Dreaming as the summers die:

Ever drifting down the stream–
Lingering in the golden gleam–
Life, what is it but a dream?

Through the looking-glass, cap XII

L’infanzia di Alice Liddell

Alice mendicante

Alice Liddell, vestita da piccola mendicante (1858)

Figlia di Henry George e Lorina Hannah Liddell, sorella di altri cinque fratelli e quattro sorelle, Alice nacque a Westminster il 4 maggio del 1852. Suo padre, che all’epoca era il preside della Westminster School, qualche anno più tardi venne nominato decano (ossia rettore) del Christ Church College, così la famiglia si trasferì ad Oxford nel 1856.

Fu proprio ad Oxford che la famiglia conobbe Carroll: il loro primo incontro risale al 25 aprile di quello stesso anno e riteniamo che avvenne nella cattedrale del Christ Church, mentre Carroll stava facendo alcuni scatti. In breve tempo diventò un caro amico di famiglia.

Alice trascorreva moltissimo tempo in compagnia delle sorelle di età più vicina alla sua: Lorina (tre anni più grande di lei) e Edith (due anni più piccola). Carroll era solito passare giornate intere insieme alle ragazze Liddell: passeggiate, gite, pic-nic, sempre allietati dalla storie che solo la sua fervida immaginazione poteva inventare. Fu proprio su desiderio di Alice che nel 1862 Carroll iniziò finalmente a mettere su carta Alice’s Adventures Underground (la primissima versione, manoscritta, di Alice in Wonderland), ma l’idea della sua pubblicazione giunse solo successivamente.

Tanto velocemente quanto era iniziato, il rapporto di amicizia tra Carroll e la famiglia Liddell si interruppe. Nel 1863 i Liddell si trasferirono nuovamente – Alice allora aveva 11 anni.

Una vita lontana da Oxford

alice 20

Alice Liddell a 20 anni (1872)

Qualche anno dopo, con la compagnia di Edith e Lorina, Alice iniziò a viaggiare per l’Europa, rimanendo particolarmente colpita dai soggiorni in Italia e in Francia. Rientrata in Inghilterra, si dice che ebbe una fugace storia d’amore col principe Leopold di Sassonia, figlio della regina Vittoria. Di fatto, le uniche certezze sono che lui, qualche anno dopo, decise di chiamare la sua prima figlia Alice e che lei chiamò Leopold il suo secondo figlio – a cui il principe fece da padrino.

Nel 1880 Alice sposò Reginald Hargreaves, un giocatore di cricket professionista, ed insieme ebbero 3 figli: Alan Knyveton Hargreaves, il già citato Leopold ‘Rex’ Reginald Hargreaves e Caryl Liddell Hargreaves. Alice in seguito negò che il nome ‘Caryl’ potesse avere qualche collegamento con lo pseudonimo di Carroll, per cui non fantasticateci troppo.

Un’ultima lettera

Nel 1885, dopo lunghissimi anni di silenzio, Alice ricevette una lettera da Carroll, in cui le chiedeva la prima versione del manoscritto di Alice’s Adventures Under Ground. Tra le righe, e in particolare nel primo paragrafo della lettera (che riportiamo di seguito) si può leggere l’affetto nostalgico dello scrittore verso la sua “amica-bambina ideale”:

“Mia cara signora Hargreaves, – immagino che questa le giungerà quasi come una voce dall’oltretomba, dopo così tanti anni di silenzio, eppure questi anni non hanno modificato in alcun modo la nitidezza del ricordo dei giorni in cui ci scrivevamo. La mia memoria è affaticata come quella di un anziano per quanto riguarda gli eventi recenti e i nuovi amici, (per esempio, ho conosciuto degli amici, solo qualche settimana fa, con una deliziosa bambina di circa 12 anni, e ho fatto una passeggiata con lei – e ora non riesco a ricordare nessuno dei loro nomi!), ma l’immagine mentale di colei che per tanti anni è stata la mia amica-bambina ideale è più vivida che mai. Ho avuto molte amiche-bambine da allora, ma non è stata mai la stessa cosa.” […]

“My Dear Mrs. Hargreaves, – I fancy this will come to you almost like a voice from the dead, after so many years of silence, and yet those years have made no difference that I can perceive in my clearness of memory of the days when we did correspond. I am getting to feel what an old man’s failing memory is as to recent events and new friends, (for instance, I made friends, only a few week ago, with a very nice little maid about twelve, and had a walk with her – and now I can’t recall either of her names!), but my mental picture is as vivid as ever of one who was, through so many years, my ideal child-friend. I have had scores of child-friends since your time, but they have been quite a different thing.” […]

C.L. Dodgson – lettera ad Alice Liddell (1885)

Ed infine un ultimo incontro

Alice 80

Alice Liddell a 80 anni (1932)

L’ultimissimo incontro tra Lewis Caroll e Alice Liddell avvenne il primo novembre 1888. Alice non presenziò al funerale dello scrittore nel gennaio del 1898. C’è da dire che a soli quattro giorni di distanza da Carroll, Alice perse anche il padre, quindi la sua assenza riteniamo non possa essere biasimata.

Anni dopo, divenuta vedova, si trovò ad avere una serie di difficoltà finanziarie che la portarono, nel 1928, a vendere il manoscritto originale in suo possesso. La vendita si tenne nella casa d’aste Sotheby’s e le fruttò 15’400 sterline.

Ma non fu dimenticata. Nel 1932 fu invitata a New York per festeggiare il centenario della nascita di Carroll. Qui, l’Università della Columbia le assegnò una laurea honoris causa in lettere. L’anno seguente, assistette come ospite d’onore alla proiezione del film Alice, realizzato dalla Paramount.

Morì un paio di anni più tardi, il 16 novembre 1934. Da allora riposa nel cimitero della chiesa di St. Michael & All Angels nel Lyndhurst.

Ora ne sappiamo decisamente tutti un po’ di più su Alice Liddell, la musa per eccellenza di Lewis Carroll. La rubrica dedicata alle amiche-bambine di Carroll continuerà nelle prossime settimane con tutte le ragazze che costellarono la sua vita e la sua carriera di scrittore. Seguite Carrollpedia ogni settimana per un nuovo articolo!