Mai sottovalutare il potere di un passatempo… Lewis Carroll è diventato celebre oltre i secoli grazie alla sua penna. Ma piuttosto, non penserete davvero che abbia scritto soltanto Alice?

Benvenuti o bentornati su Carrollpedia! Eccoci tornati alla consueta rubrica dedicata alle passioni di Lewis Carroll. Dopo aver parlato di fotografiainvenzioni e di matematica, l’articolo di oggi sarà quello conclusivo della serie. Ma non temete! Oggi getteremo le basi per parlare (più approfonditamente in futuro) di tutti i libri che scrisse,  meno noti di Alice nel Paese delle Meraviglie, ma non per questo meno fantastici!

Una passione precoce quanto basta

Carroll, nato Charles Dodgson, iniziò ad amare le parole fin da giovanissimo. Il suo primo vero pubblico furono i fratellini che allora, con lui adolescente, si divertivano un mucchio ad ascoltare i primi racconti brevi – spesso di genere avventuroso e taglio umoristico.

Il passo successivo fu spedire, e vedere poi pubblicati, i suoi lavori prima su giornali locali (Whitby Gazette, Oxford Critice poi su riviste a tiratura nazionale (come The Comic Times e The Train). La sua prima pubblicazione sulla carta stampata avvenne nel 1854, aveva appena 22 anni.

Il nome è una questione fondamentale

Qui occorre aprire una piccola parentesi sugli pseudonimi che utilizzò. Prima di arrivare a “Lewis Carroll”, che come sappiamo è solo un nome d’arte, sperimentò diverse combinazioni. Sapevate che fino ai 24 anni firmò tutti i suoi lavori non accademici con la sigla B.B. (scelta a noi incomprensibile)? Fino al 1856, anno in cui la sua poesia Solitude (qui trovate il testo) venne pubblicata sulla rivista The Train.

Fu proprio l’editore della rivista, Edmund Yates, ad insistere perché Dodgson scegliesse uno pseudonimo più adeguato. La prima alternativa che Dodgson gli propose fuDares” (da Daresbury, sua città natale), che ovviamente fu bocciata. Così Dodgson decise di far avere all’editore una lista di nomi papabili tra cui scegliere. Su quel foglio comparvero:

  • Edgar Cuthwellis – anagramma di alcune lettere del suo nome.
  • Edgar U.C. Westhill – come sopra.
  • Louis Carroll – latinizzazione del suo nome e poi ri-trasformazione dal latino all’inglese:

    Lutwidge ~ Ludovic ~ Louis

    Charles ~ Carolus ~ Carroll

 

  • Lewis Carroll – come sopra con piccole modifiche.

 

Non abbiamo ovviamente bisogno di dire quale scelse Yates 😉

Dobbiamo invece puntualizzare sull’uso che ne fece. Dodgson non utilizzo mai lo pseudonimo per le sue pubblicazioni professionali, l’unica eccezione a questa rigida regola fu fatta per l’articolo, poi divenuto libro, di cui parliamo qui.

~ L’articolo continua nella pagina successiva!