Perché mai una Lepre dovrebbe far compagnia ad un Cappellaio Matto, ve lo siete mai chiesti?

Benvenuti o bentornati tra le pagine di Carrollpedia! L’estate ha colpito anche noi, e quindi in pieno spirito ferragostano, abbiamo un po’ rallentato i nostri ritmi consueti 😛 Riprendiamo senza indugio parlando di un nuovo personaggio carrolliano nella nostra consueta rubrica dedicata all’analisi, letteraria e non, dei personaggi di Alice in Wonderland. Quest’oggi gli occhi sono puntati sulla Lepre di Marzo!

Non pazza furiosa… ma quasi!

Il personaggio della Lepre Marzolina, Lepre di Marzo, Leprotto Bisestile (dal doppiaggio italiano del cartone animato Disney del 1951) o Leprotto Marzolino (dal doppiaggio italiano del film Disney di Tim Burton del 2010) che dir si voglia -in originale March Hareappare per la prima volta nel VII° capitolo (“A mad tea party“) del primo libro. Prima di quel momento viene però nominata nel capitolo precedente (“Pig and pepper“) dal Gatto del Cheshire (o Stregatto).

Infine, compare anche nel secondo libro, al capitolo VII° (“The lion and the unicorn“). Qui ha il nome di Haigha (da pronunciarsi per rimare con “mayor“), uno dei messaggeri del re, e fa nuovamente coppia con Hatta (il Cappellaio).

tea

Il té dei matti, illustrazione di John Tenniel, cap VII

Torniamo però al primo vero incontro con Alice: in questa occasione Alice (che stava parlando col Gatto), messa di fronte alla scelta di recarsi a casa del Cappellaio o della Lepre, decide per la seconda:

 

“Di cappellai ne ho già visti” si disse. “La Lepre marzolina sarà molto più interessante, e forse, visto che siamo in Maggio, non sarà proprio pazza furiosa… almeno non come a Marzo.”

“I have seen hatters before,” she said to herself: “the March Hare will be much the most interesting, and perhaps, as this is May, it wo’n’t be raving mad -at least not so mad as it was in March.”

Cap VI° ~ Alice

Alice si dirige così all’inconfondibile casetta in cui “the chimneys were shaped like ears and the roof was thatched with fur” – “i comignoli erano a forma di orecchie e il tetto coperto di pelo“. Nel giardino della casa, sotto un albero, vede immediatamente un tavolo apparecchiato a cui la Lepre, il Cappellaio e il Ghiro stanno prendendo il tè. La Lepre è la prima a rivolgerle la parola, offrendole molto gentilmente l’unica cosa non presente sul tavolo, del vino. Gli scambi di battute con i commensali si susseguono, finché Alice, spazientita, non si allontana dalla proprietà. L’ultima cosa che vede prima di lasciarsi la tavolata alla spalle, è la Lepre che, aiutata dal Cappellaio, cerca di mettere il Ghiro nella teiera.

Proprio come il Cappellaio, la Lepre è costretta a comportarsi come se fosse eternamente l’orario del té, dopo che il Cappellaio era stato accusato dalla regina di “murdering the time” – “assassinare il tempo“.

“Mad as a March hare”

Mad as a March hare” – Matto come una lepre marzolina” è da sempre uno dei detti inglesi più famosi: documentato già a partire dal 1546 ed estremamente popolare nell’epoca vittoriana di Carroll. Il detto si riferisce ovviamente al comportamento della lepre comune durante la stagione degli accoppiamenti (che in Inghilterra va da Febbraio a Settembre): un mix di euforia con scatti e movimenti imprevedibili.

leprotto bisestile

Gadget Disney (film 1951)

La nostra Lepre, è quindi volutamente matta. Anche Tenniel, il primo illustratore ufficiale, volendo rimarcare questo suo tratto, la raffigurò con della paglia in testa [prima immagine in alto], un comune, per l’epoca, modo di rappresentare la pazzia.

Nel cartone animato Disney (1951) questa caratteristica è invece diventata inspiegabilmente un ciuffo di capelli biondi [foto a lato]…

Questione di genere

Nel libro non si fa mai riferimento al sesso della lepre, che non viene specificato in nessuna occasione. In entrambi i film della Disney si è però deciso che tale personaggio sarebbe stato maschio: il doppiaggio italiano sottolinea questa scelta ricorrendo alla parola “leprotto” anziché “lepre“.

Il personaggio compare talmente poco nel libro che non abbiamo altro da aggiungere. Speriamo se non altro che le nostre note vi abbiano incuriosito a puntino. Vi aspettiamo su Carrollpedia ogni settimana per un nuovo articolo.