Passioni svelate tappa #3: Carroll e la matematica

Anche se la matematica non lo portò alla celebrità non possiamo scordarcene. Parliamo della carriera accademica di Lewis Carroll.

Bentornati su Carrollpedia. Con l’articolo di oggi riprendiamo in mano la nostra rubrica dedicata alle passioni di Lewis Carroll. Questo è il terzo appuntamento: dopo aver parlato di fotografia e di invenzioni, quest’oggi parleremo della matematica – che in questo caso fu proprio il suo mestiere. Tranquilli, cercheremo di non annoiare o spaventare nessuno 😉

Un allievo decisamente promettente

Iniziamo dal principio, ossia dall’infanzia di Carroll. Fin da bambino si fece notare per essere sveglio, curioso e desideroso di imparare. Le sue “notevoli capacità di apprendimento” vennero più volte  sottolineate durante gli studi da menzioni e riconoscimenti. Addirittura un suo insegnante di matematica, tale R.B. Mayor, disse di non aver mai trovato un allievo altrettanto promettente in tutta la sua carriera.

La carriera accademica

Terminato il percorso di studi [ricordiamo che fino ai 13 anni studiò privatamente, poi passò alla Rugby School e infine si laureò al Christ Church College di Oxford], scelse di continuare la sua carriera accademica intraprendendo quello che oggi sarebbe un percorso di dottorato. Così, a partire dal 1855, iniziò ad insegnare la sua amata matematica presso il Christ Church. Mantenne la cattedra fino al 1881, quindi per oltre 26 anni.

In realtà però fonti dell’epoca dicono che non fosse particolarmente portato per l’insegnamento. Stentava a mantenere viva l’attenzione degli alunni durante le lezioni probabilmente perché era poco stimolato da loro, ripagando il minimo interesse ricevuto con un tono piatto e lento.

Durante la sua carriera di ricercatore e professore si dedicò principalmente a geometria, algebra linearelogica, pubblicando su questi argomenti quasi una dozzina di libri. Appassionato di politica e di questioni sociali, sviluppò inoltre alcune idee interessanti su comitati ed elezioni (ma la maggior parte di questi articoli vennero pubblicati postumi) e pubblicò altri articoli su temi sociali, come ad esempio la vivisezione [un suo articolo su tale argomento è stato recentemente ripubblicato in Italia in un libro edito da Elliot – ne parleremo]

Bibliografia

A questo punto non possiamo non elencare le sue pubblicazioni accademiche, i gli unici libri a cui associò il suo vero nome e non un pseudonimo: Charles Lutwidge Dodgson.  In ordine di pubblicazione:

  • The fifth book of Euclid treated algebraically (1858).
  • A syllabus of plane algebraic geometry, Systematically aranged with formal definitions, postulates, and axioms (1860).
  • Notes on the first two books of Euclid, Designed for candidates for responsions (1860).
  • Condensation of determinants, being a new and brief method for computing their arithmetic values (1866).
  • An elementary treatise on determinants with their application to simultaneous linear equations and algebraic geometry (1867).
  • The fifth book of Euclid treated algebraically, so far as it relates to commensurable magnitudes (1868).
  • The enunciations of Euclid I-VI, together with questions on the definitions, postulates, axioms, & c (1873).
  • Euclid and his modern rivals (1879) – ne parleremo.
  • Euclid, books I, II (1882).
  • Supplement to Euclid and his modern rivals (1885).
  • The game of logic (1886) – ne parleremo.
  • Curiosa mathematica I (1888).
  • Curiosa mathematica II (1892).
  • What the tortoise said to Achilles (1895) – ne parleremo.
  • Symbolic logic, part I (1896) – ne parleremo.
  • Symbolic Logic, Part II (pubblicazione postuma).

I titoli evidenziati verranno approfonditi in futuro. Fu decisamente prolifico, non trovate?

A presto, su Carrollpedia, per un altro articolo!

← Previous post

Next post →

5 Comments

  1. Una domanda importante: da quale fonte avete preso queste notizie?

    • Ciao, la fonte non è unica, tutti gli articoli sono stati scritti da me tra una lettura e l’altra di diverse biografie e approfondimenti. L’articolo è vecchiotto quindi non saprei dirti esattamente cosa stessi leggendo all’epoca (e rileggendolo oggi in effetti avrei molto in più da dire). Comunque sono tutte informazioni abbastanza note, la cui primissima fonte sono sicuramente gli stessi diari di Carroll (per quanto riguarda ad esempio il suo lavoro di insegnante). Se può essere utile, attualmente sto leggendo una biografia in cui vengono affrontati, tra gli altri, questi stessi argomenti. Tra l’altro è molto bella, te la consiglio assolutamente, si chiama: “La vita segreta del papà di Alice” di Karoline Leach. Appena avrò finito di leggerla le dedicherò sicuramente qualche articolo. Spero di esserti stata utile, benvenuta su Carrollpedia 😉

  2. Leggo solo ora la tua risposta, purtroppo. Grazie per le informazioni, lo chiedevo perché visto che sto facendo la tesi di laurea su Carroll sono alla disperata ricerca di informazioni sull’argomento “Carroll e i giochi matematici” e ho visto che qui ci sono molte cose interessanti, ma purtroppo senza poter citare una fonte me ne faccio poco. Grazie comunque per la lettura che mi hai consigliato, gentilissimo/a. 🙂

    • Ciao! Hai detto due parole magiche che prima non avevi menzionato:”giochi matematici”! Ho un volumetto sulla mia libreria (che ancora devo leggere quindi non so se sia affine al 100% con quello che cerchi) che non è tra le mie fonti (perché appunto lo devo ancora leggere) e che si intitola “Enigmi e giochi matematici”. Gli autori sono Lewis Carroll e John Fisher, e l’editore è Ritmi Theoria. Dal titolo direi che potrebbe fare al caso tuo 🙂 Purtroppo è un’edizione vecchiotta, io l’avevo trovata ad un prezzo ridicolo su Amazon, spero ci sia ancora!

  3. Conosco il testo, diciamo che ho fatto già molti giri per librerie e biblioteche… può essermi utile, sì. Grazie tante per la disponibilità, davvero 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.