Seduta in disparte, tutta sola in una nicchia ricavata nella roccia, singhiozzante e con gli occhi pieni di lacrime… perché povera piccola Finta Tartaruga?

Benvenuti o bentornati tra le pagine di Carrollpedia! Quest’oggi riprendiamo la nostra passeggiata in compagnia dei personaggi del più famoso libro di Lewis Carroll. Un passo alla volta ci stiamo avvicinando alla fine di Alice nel Paese delle Meraviglie: oggi parleremo infatti del penultimo personaggio, quello più triste in assoluto, la Finta Tartaruga [in copertina, nel bellissimo quadro di Carolee Clark].

Degna di una “finta” introduzione

finta tartaruga

Finta Tartaruga

Il personaggio della Finta Tartaruga, in originale Mock Turtle, ci viene introdotto prima dalla Regina di Cuori e poi effettivamente presentato dal Grifone nel IX° capitolo (“The Mock Turtle’s Story“). Continuiamo a godere della sua compagnia anche nel capitolo successivo, il X° (“The Lobster-Quadrille“).

Ad Alice, nel IX° capitolo, viene domandato se abbia già conosciuto la Finta Tartaruga. La piccola, rispondendo di no, aggiunge che in realtà non sa neppure cosa sia una Finta Tartaruga. La spiegazione della Regina arriva immediata: “It’s the thing Mock Turtle Soup is made from” – “È la cosa di cui è fatta la zuppa di Finta Tartaruga“. Inoppugnabile direi, ma è necessario approfondire.

L’aspetto di una zuppa saporita

Qui una piccola parentesi è necessaria, perché state tranquilli, questa pietanza non solo è sconosciuta a noi, lo è sicuramente anche alla maggior parte degli inglesi di questo secolo. La zuppa di finta tartaruga è l’imitazione della più nota zuppa di tartaruga verde. In pratica è una zuppa che sa di tartaruga ma non ha tartaruga all’interno. Il falso quindi è la zuppa, non la tartaruga, ma Carroll ha colto la palla al balzo ed ha inventato un personaggio “finto”. Ed è per questo che la povera Tartaruga non fa altro che piangere e singhiozzare, solo perché vorrebbe essere “vera”… Un po’ come il nostro Pinocchio.

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Il Grifone, Alice e la Finta Tartaruga

L’ingrediente sostituto più utilizzato nella finta zuppa è la carne di vitello, il che ci aiuta a capire il motivo che ha portato Sir John Tenniel (e tutti gli altri illustratori dopo di lui) a regalare alla nostra Finta Tartaruga un aspetto decisamente bizzarro. Come una sorta di chimera, la nostra creatura ha testa, zampe posteriori e coda appartenenti ad un vitello e guscio e pinne anteriori appartenenti ad una tartaruga.

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