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Martin Gardner, l’autore di Alice annotata, ipotizza che i continui ordini di decapitazione impartiti della Regina volessero essere una provocazione ai critici letterari del tempo. All’epoca (oggi per fortuna la situazione è un po’ migliorata) i critici pensavano che qualunque tipo di narrazione dedicata ai ragazzi dovesse essere priva di violenza, manifestando fortissima disapprovazione verso gli orrori che per secoli avevano popolato racconti come quelli dei Grimm e di Andersen. Carroll non era per nulla di questo avviso, ritenendo che non vi fossero aspetti da mitigare solo perché ci si stava rivolgendo ai bambini.

Cattiva fino al midollo?

Ma torniamo alla nostra Regina di Cuori. Come ci viene detto dal Grifone, non risulta che lei abbia mai ghigliottinato qualcuno sul serio. Nonostante questo però tutte le creature di Wonderland continuano ad avere una paura folle di lei. È inoltre interessante notare il suo approccio alla giustizia (che ci viene detto nel XII° capitolo): sentence before verdict” – “la sentenza prima del verdetto“.

È sbagliato però presumere che sia un personaggio cattivo. Certamente Carroll non l’ha delineata con queste intenzioni, ma purtroppo molte delle rappresentazioni odierne tendono ad inquadrarla, con troppa semplicità, come la cattiva della storia. Invece non è altro che uno dei tanti ostacoli che Alice incontra durante il suo viaggio, nulla di più nulla di meno, e assolutamente non è la sua antagonista.

Ispirazioni

Vittoria

Regina Vittoria

Premettiamo che non vi furono mai né conferme né smentite da parte di Carroll – ma alcuni critici videro una connessione tra le Regine di Wonderland (cioè la Regina di Cuori e la Regina Rossa) e la Regina Vittoria (1819-1901, il cui regno durato ben 63 anni è stato il più longevo della storia del Regno Unito).

Questa chiave di lettura implica che Carroll stesse satirizzando sul suo Paese e sulla regina regnante, ma come ripeto non vi sono conferme che la cosa fosse voluta. Vi sono però delle somiglianze, neppure troppo velate: la Regina Vittoria era una persona dalla volontà possente, dignitosa e fiera, e si dice che per contro fosse abbastanza lunatica, dal malumore molto facile.

Margherita

Regina Margherita di Lancaster

Andando a ritroso nella storia inglese troviamo però un’altra grande regina che potrebbe incarnarsi facilmente nel nostro romanzo: Regina Margherita di Lancaster (Margaret of Anjou, 1430 – 1482).

Durante la Guerra delle Rose, una rosa rossa era il simbolo della casata di Lancaster e una rosa bianca quello della casata di York. Questi fiori e questi colori vi ricordano niente? Le carte giardiniere (Picche) impegnate a pitturare di rosso le rose bianche non potrebbero essere ricondotte a questa antica rivalità? E la Regina di Cuori essere quindi la Regina di Lancaster…?

E questo è tutto per quanto riguarda la nostra Regina di Cuori. Nel prossimo articolo sui personaggi non potremo che parlare del consorte: il Re di Cuori. A presto su Carrollpedia!