La prefazione al libro è a cura di Antonio Veneziani, mentre la traduzione dall’inglese all’italiano è di Claudio Marrucci. La prima edizione del libro è uscita a gennaio 2014, e il libro ha un prezzo di copertina di 5€.

dettaglio

Dettaglio di una pagina

Affrontare un argomento delicato

La vivisezione è da sempre un argomento delicato, che infiamma facilmente gli animi. I primi dubbi sulla sua appropriatezza vennero sollevata già in epoca vittoriana, dove proprio a ridosso dell’anno in cui venne pubblicato il nostro libro, furono presentati due diversi disegni di legge per regolamentare  la sperimentazione sugli animali.

Lewis Carroll nel suo articolo prende una posizione chiaramente antivivisezionista (aspetto sottolineato ulteriormente nel titolo italiano del libro), ma non lo fa ricorrendo ad “argomenti di alta filosofia” bensì con “l’osservazione della pratica quotidiana” [cit. dalla prefazione di Veneziani].  Il suo testo si snoda attraverso le falsità comuni di cui nel titolo: 13 affermazioni che lui affronta e smentisce punto per punto.

E’ una lettura piacevole e arguta, che non mancherà di appassionarvi – ma io come al solito sono di parte, quale scritto di Carroll non ne sarebbe in grado? Meglio non aggiungere altro per non rovinarvi la lettura.

La mia opinione: diamogli un voto!

Ho trovato l’edizione ben curata, corredata da una prefazione molto puntuale che crea il giusto contesto e che non guasta le aspettative delle pagine successiveLe note al testo (una paginetta scarsa inserita a fine libro) sono però a mio avviso assolutamente non necessarie o comunque scarne: non arricchiscono o approfondiscono quanto scritto, sono perlopiù riferimenti alle citazioni fatte da Carroll. Potevano benissimo essere inserite a piè di pagina per non creare (e poi deludere) aspettative nel lettore.

Il libro, come ho già avuto occasione di dire, è di breve respiro, talmente breve che in effetti ho alcune difficoltà a considerarlo un libro vero e proprio. Il fatto che venga presentato in libreria al prezzo di 5€ mi lascia un po’ perplessa: non è una cifra alta, ma in proporzione al numero di pagine è secondo me eccessiva (ne ha 41, è come se pagaste ogni facciata 12 centesimi). Riconosco il fatto che la casa editrice abbia sostenuto dei costi per la traduzione, per la stampa, etc, ma forse potevano farci risparmiare qualcosina, non trovate? 😉 Considerando tutti questi aspetti, se mi è concesso dare un voto all’edizione, è sicuramente 7/10.

Tiriamo le somme

Tirando le somme, ve ne consiglio assolutamente la lettura, ma se conoscete qualcuno che lo possieda, fatevelo prestare! 🙂 Altrimenti, se avete la pazienza di leggervelo in inglese, vi faccio presente che il copyright sul testo è ormai decaduto e che quindi potete leggervelo comodamente online – qui ad esempio.

Al prossimo articolo, sempre qui su Carrollpedia.it!