Lasciare il nido per andare a studiare a Rugby. Ripercorriamo i passi di Carroll e facciamo una scampagnata in questa bella cittadina.

Eccoci al terzo articolo dedicato ai luoghi della vita di Charles Lutwidge Dodgson, in arte Lewis Carroll. Negli episodi precedenti abbiamo conosciuto la sua città natale (Daresbury) e il villaggio che ospitò la sua famiglia per un quarto di secolo (Croft-on-tees). Quest’oggi ci recheremo invece -sempre solo virtualmente purtroppo- nella città di Rugby che fu dimora dei suoi primi studi fuori casa. Vediamo cosa ci riserva la tappa #3 del nostro viaggio!

Dove eravamo rimasti?

Il piccolo Charles studiò privatamente a casa fino all’età di 13 anni. Per l’epoca era una cosa assolutamente normale, spesso le madri si affiancavano ad un maestro appositamente stipendiato per istruire i propri figli.

Nel 1846 Dodgson si trasferì nella città di Rugby (situata nella contea del Warwickshire). Molto più grande e decisamente più conosciuta dei luoghi di cui abbiamo avuto modo di parlare fino adesso, è rinomata per molti motivi, e Carroll non è quasi mai ricordato tra questi. Innanzitutto, come è intuibile, nella città nacque lo sport del rugby, che proprio ad essa deve il suo nome. Inoltre è la sede di una delle più antiche e prestigiose scuole inglesi: la Rugby School. Dodgson vi si trasferì proprio per frequentarla, a partire dal 1846.

rugby 1853 quadro

Rugby nel 1853 – quadro ad acquerello di George Pyne (Herbert Art Gallery)

Una breve, non tanto piacevole, permanenza

Questo breve periodo a Rugby, tre anni e qualche mese, è ricordato dallo scrittore come uno dei meno felici della sua vita. Ipotizziamone i motivi: si trattò del primo vero allontanamento da casa e probabilmente i suoi problemi di balbuzie e sordità ad un orecchio contribuirono a minare la sua popolarità, ma anzi lo resero facile vittima di episodi di bullismo.

Al termine degli studi alla Rugby School, nel 1850, si immatricolò e si trasferì al Christ Church College di Oxford, città che sarà appunto la nostra prossima meta.

A spasso per Rugby

Ma torniamo alla meta: cosa offre oggi di interessante la città di Rugby? In termini puramente carrolliani, molto poco. Come abbiamo detto il soggiorno di Carroll durò poco, e quegli anni si concentrarono quasi unicamente tra le mura della scuola (in cui studiava e viveva). Ciò non toglie che valga comunque la pena di farci un salto per visitare almeno i principali musei, che racchiudono l’essenza cittadina:

rugby oggi

Rugby oggi – torre dell’orologio

 

E questo anche per oggi è tutto. Nulla sarebbe più interessante che ricevere i vostri commenti, se vi fosse capitato di passare per Rugby. Avete qualcosa da raccontarci? Qualcosa che, a parer vostro, valga assolutamente la pena di vedere?

Se la tappa non vi ha entusiasmato, state tranquilli, la prossima volta visiteremo la magnifica Oxford! Dato che il meglio deve ancora venire, vi aspettiamo qui su Carrollpedia! 😉