La Cuoca

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La Cuoca

La Cuoca appare in ben due capitoli. La incontriamo per la prima volta nel VI° (“Pig and pepper“), dove è impegnatissima a svolgere le sue faccende domestiche a casa della Duchessa. Queste, oltre al cucinare, comprendono l’aggiunta di una quantità impressionante di pepe nella minestra e il vivacissimo lancio di posate e stoviglie attraverso la stanza. Sembra decisamente in collera con la sua datrice di lavoro ed il suo bambino.
La incontriamo nuovamente nel capitolo XI° (“Who stole the tarts?“) dove viene chiamata a deporre durante il processo per il furto delle tarts.

 

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Le Carte: Picche, Fiori, Quadri e Cuori

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Le Carte

Il classico mazzo di carte a semi francesi (quelle da poker, per intenderci) è composto da picche, fiori, quadri e cuori. Questo è ben noto, ma come mai Carroll ha deciso di assegnare un ruolo specifico ad ogni seme? Anche in questo caso ha scelto la sua arma preferita: il significato stesso delle parole. Da questa idea semplicissima è stato in grado di costruire un nuovo, intero universo. Ma andiamo con ordine.

Le prime carte che incontriamo sul nostro cammino sono le Picche [foto a lato], in inglese Spades, parola versatilissima che può significare anche “vanghe” o annessi verbi “vangare”, “scavare”. Non è allora per nulla una brutta idea che le Picche siano i Giardinieri di Wonderland.
Successivamente incontriamo i Fiori, in inglese Clubs, ossia “mazze” o “bastoni”. Questi sono ovviamente impegnati nella difesa del regno, sono infatti i Soldati.
Incontriamo poi i QuadriDiamonds ossia “diamanti” o “brillanti”, sinonimo stesso di ricchezza e ostentazione. Abbiamo quindi la nostra classe nobile: la Corte.
Infine i Cuori, in inglese Hearts, che per le mille connessioni con l’amore sono appunto i dieci Principini, i figli del Re e delle Regina di Cuori.

Incontriamo tutti i semi nel capitolo VIII° (“The Queen’s croquet ground“) e continuiamo ad intravederli nei successivi. Di loro non sappiamo molto, le loro personalità sono state semplicemente delineate seguendo le regole del gioco. Fisicamente sappiamo che sono piatte e che non possono essere riconosciute dal retro, come le carte che tutti conosciamo. Sono in grado di flettersi abbastanza da poter essere utilizzati come archi durante le partite di croquet della Regina.

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La sorella di Alice

sorella di Alice

La sorella di Alice

La sorella di Alice è decisamente un personaggio marginale del racconto. Viene nominata nella prima pagina del romanzo (nel I° capitolo, “Down the rabbit hole“), quando ancora Alice è sveglia, e non ricompare che al suo risveglio (nel XII° capitolo, “Alice’s evidence“). Di lei non conosciamo praticamente nulla, né il nome né l’età, sappiamo soltanto che mentre Alice è abbastanza giovane da credere che la sua avventura sia reale, la sorella è matura abbastanza da sapere che si tratta di fantasia, ma è comunque ancora in grado di apprezzarla. Da notare che è anche l’unico personaggio che non compare nelle illustrazioni del libro (come potete vedere infatti, l’immagine qui a lato è tratta dal lungometraggio Disney).

È l’unico personaggio del mondo reale che incontriamo (senza considerare le ipotesi collegate al cucciolo) ed è ancora l’unico che ci permette di osservare la vicenda da un’altra prospettiva. L’ultimo paragrafo dell’ultimo capitolo è infatti l’unico che non viviamo con gli occhi di Alice, ma con quelli della sorella. Solo in questo modo il lettore può comprendere quanto a lungo vivranno in Alice le conseguenze di questo suo viaggio e quanto Wonderland sia stata ispirata da persone e cose appartenenti al mondo reale.

 

Ed eccoci ritornati alla realtà… Abbiamo presentato in una sola carrellata tutti i personaggi minori del primo romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie – ti ricordo che tutti quelli che non hai trovato qua hanno o avranno presto un intero articolo dedicato. Consulta il sommario per essere sicuro di non essertene perso nemmeno uno!